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Istambul (Turcia): Întâlnire fraternă

Marți, 30 august 2011, în Conventul "Sfântul Anton" din Istambul a avut loc o întâlnire fraternă la care au participat frații Custodiei de Orient și Țara Sfântă aflați în această perioadă la Büyükdere pentru exerciții spirituale, precum și Excelența Sa Louis Pelâtre, vicar apostolic de Istanbul, și Sanctitatea Sa Bartolomeu I, patriarh ecumenic, împreună cu Sfântul Sinod al Bisericii Ortodoxe aflate sub jurisdicția Patriarhiei Ecumenice.

După salutul fratern al pr. Cesar Essayan, custodele provincial, a urmat cuvântul Sanctității Sale Bartolomeu I, care a dorit să-și exprime bucuria de a se afla în mijlocul fraților și totodată sincera apreciere pentru prezența și activitatea acestora desfășurată pe teritoriul Turciei. De asemenea, a fost evidențiată cooperarea dintre cele două "Biserici surori", Biserica Catolică și Biserica Ortodoxă, acțiune care în ultimele decenii s-a menținut si dezvoltat în mod ferm, în special datorită diverselor manifestări ale "dialogului iubirii" care au pregătit drumul spre "dialogul adevărului".

În continuare, în spirit de comuniune fraternă și plini de credință, cu toții s-au unit într-un moment de rugăciune în biserica franciscană "Sfântul Anton" din Istambul.

La final, cei prezenți la această întâlnire au luat parte la o agapă frățească în refectoriul conventului.

Pace și bine!

Fr. Andrei Bejan, OFMConv.

*

Allocuzione fatta da sua Santità Bartolomeo Patriarca Ecumenico All'Occasione del Ritiro Spirituale Della Custodia di San Francesco (30 Agosto 2011)

Carissimi Superiori,

Cari partecipanti a questa riunione di preghiera.

E una grande gioia per me il vostro invito ad essere presente qui con i membri venerabili del nostro Santo e Sacro Sinodo e a rivolgermi a voi presenti qui per il ritiro della Custodia Provinciale di San Francesco.

Permetteteci di ricordarvi la verità che voi già sapete, cioè l'importanza di un ritiro spirituale in generale. E un fatto che il tempo ha provato: ritirarsi in un luogo di silenzio e di preghiera è cruciale per ogni fedele; ed è specialmente così per ogni guida della Chiesa. Il Ritiro è probabilmente la parte integrale di ogni comunità religiosa; ed esiste quanto il Cristianesimo. Possiamo osservare questo nell'eredità eccezionale lasciataci dai primi padri e madri del monachesimo, i quali si sono ritirati nel deserto dell'Egitto.

Lì, nella semplicità e autosufficienza del deserto, ci hanno arricchito con i modelli straordinari del ritiro spirituale cercando di discernere i motivi più profondi dei loro atteggiamenti e azioni quando combattevano contro le loro passioni individuali e lottavano per incontrare Dio. Davvero, il silenzio era per loro un modo di respirare, la via che guidava verso la profondità. In un mondo come il nostro, dove tante cose sono determinate dall'immediato e dal superficiale, i padri del deserto ci insegnano l'importanza di diminuire il ritmo, la necessità di essere attenti e di guardare più in profondità.

Sono le due cose particolarmente evidenti nella vita dei padri del deserto. La prima: il loro ritiro non aveva scopo in se stesso. Piuttosto, era il trampolino di slancio e l'ispirazione per il loro ritorno nel mondo per poter diffondere la stessa pace scoperta nel deserto. "Trovi la pace dentro di te e migliaia intorno a te la troveranno", diceva il popolare santo Ortodosso del 18mo secolo, Serafino di Sarov che viene molte volte paragonato a San Francesco d'Assisi. La seconda: la più grande lezione imparata dal ritirarsi nel deserto non era di vivere la solitudine o la preghiera ma la carità e la filantropia. Lo scopo del ritirarsi nel deserto non era di realizzare impressionanti atti di digiuno e di penitenza, ma di imparare come amare e condividere. Compassione e comunione erano gli ultimi scopi del ritirarsi nel deserto.

Queste virtù erano precisamente le uniche caratteristiche di San Francesco d'Assisi nel 12mo secolo. Per San Francesco, parole e opere di Gesù Cristo nei Vangeli mostrano l'umiltà e l'amore di Dio manifestati all'intera creazione attraverso la divina Incarnazione. Come nella vita del nostro Salvatore, siamo anche chiamati ad una vita di povertà, tradotta in una vita d'amore e di cura di tutta la creazione di Dio. dai "più piccoli dei nostri fratelli" e sorelle, fino al nostro "fratello sole" e "sorella luna", come scrive in maniera così poetica nel suo "Cantico delle Creature". Come abbiamo continuamente lottato per far crescere la consapevolezza ecologica dei fedeli attraverso il mondo, riconosciamo il fatto che sua Santità il Papa Benedetto XVI ha citato Francesco come il santo ecologico per eccellenza. Di più,

come nella vostra Custodia provinciale, lo stesso senso della comunità prevale nella spiritualità Francescana contemporanea.

Nel corso di quest'anno, verso la fine di Ottobre, a seguito del gradito invito di sua Santità, nostro fratello in Cristo, Papa Benedetto, parteciperemo all'evento ecumenico di preghiera ad Assisi, dove sottolineeremo l'importanza di una maggiore comunione tra le Chiese Cristiane e di una più tangibile cooperazione interreligiosa tra le varie religioni.

Come ben sapete, gli scambi tra le due "Chiese sorelle", la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa, sono stati negli ultimi decenni fermamente mantenuti e incrementati, specialmente dal fatto che le varie espressioni del "dialogo d'amore" hanno preparato la strada al "dialogo della verità". E nostra convinzione che solamente un'apertura degli uni agli altri di quel tipo puó gradualmente compiere il comandamento del Signore che i suoi discepoli "siano uno,» ut unum sint (Gv 17, 11).

Come fate e meditate durante questo ritiro spirituale, vi esortiamo paternamente a ricordarvi di questa dimensione dell'amore affinché, al vostro ritorno ai vostri rispettivi ministeri, manifestiate l'Amore di Dio a tutti gli uomini e al mondo intero, che "vi riconosceranno ai vostri frutti" (Mt 7,16), "sapendo che siete i suoi discepoli, perché vi amate gli uni gli altri" (Gv 13,35).

La grazia del nostro Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.

* * *

Mai multe imagini de la acest eveniment puteți vedea în Albumul foto: 30 august: Istambul (Turcia): Întâlnire fraternă


 

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